Come posso portare la donna all'orgasmo?
Gigi: Sono Gigi di Venezia, ho 22 anni e stavo leggendo una delle vostre rubriche riguardo ai disagi sessuali. Ho una compagna da circa un anno. Lei ha un modo solo di raggiungere l’orgasmo, molto difficoltoso, nel senso che richiede tempo e una certa resistenza da parte mia, in quanto è un orgasmo vaginale. Questo fatto mi ha portato a “temere” questa cosa: ho paura di non riuscire più a portarla all’orgasmo e questo a volte mi porta a non riuscire nemmeno ad iniziare, tanta è la poca fiducia che ormai ho di me.
Elmar: Caro Gigi, l’orgasmo di lei è principalmente il suo tema, non il tuo. Quando come uomo ti senti responsabile per l’orgasmo della donna, sei già nei guai, perché t’intrometti in qualcosa che non puoi gestire e nemmeno controllare. Tu puoi stimolarla e amarla, ma poi è lei che si deve abbandonare all’orgasmo e lì non ci puoi fare proprio niente. Anzi, più ti dai da fare, più tensione crei in te e di conseguenza trasmetti questa tensione anche a lei.
Ma spiegami una cosa, non so se ho capito bene: la tua ragazza raggiunge l’orgasmo soltanto attraverso la stimolazione vaginale? Col clitoride no? Quanto tempo ci vuole?
Gigi: Ti ringrazio moltissimo per avermi risposto. L’orgasmo della mia compagna è di tipo interno o vaginale. Il tempo che ci vuole è variabile e dipende molto dal suo stato d’animo, dall’eccitamento e da mille altri fattori. Il fatto è che la mia ansia adesso fa sì che io non veda l’ora che finisca il ‘suo’ turno perché ho paura di non riuscire ad arrivare alla fine. Questo sta provocando molti problemi. Avrei solo bisogno di tornare il ragazzo sicuro che sono sempre stato, perché all’epoca non c’era nemmeno l’ombra del problema.
Elmar: Caro Gigi, vedo due vie d’uscita:
- La tua compagna inizia ad accarezzarsi il clitoride mentre fate l’amore, così viene stimolata doppiamente, dentro da te e fuori dalle sue dita
- Tu allunghi i tempi dell’atto amoroso. Abbiamo un programma che dura circa 3 – 4 mesi a questo scopo.
Quale opzione ti piace di più?
Gigi: Il problema non è la durata ma la fiducia in me, nelle mie capacità da amatore. Questo è il vero problema poiché di fisico non ho assolutamente nulla.
Elmar: Infatti non sto parlando di ginnastica, ma di un programma per lavorare sulla tua autostima e per riportare in sesto questa dinamica incastrata tra di voi. Te lo ripeto un’altra volta: ti stai accollando un problema che non ti compete e perciò stai minando la tua fiducia che una volta c’era. Tu non puoi (!) fare l’orgasmo per lei. Il suo orgasmo è il suo ed è lei che – se vuole – deve darsi da fare per raggiungerlo, finché lei non inizia a prendersi cura del proprio orgasmo, tu non puoi fare nulla, proprio nulla.
Chiedile cosa può aiutarla per raggiungerlo: carezze prima di penetrarla con la mano o la bocca, accarezzarsi il clitoride durante l’atto con movimenti circolatori, premere con due dita, cambiare angolatura, strofinare il tuo pube contro il suo… Ci sono tanti modi, ma trattandosi del suo orgasmo lo deve decidere lei.
L'orgasmo di mia moglie è più intenso del mio
Riccardo: Io e mia moglie abbiamo letto, un po’ di tempo fa, il vostro libro Tantra. La via dell’estasi sessuale e ne siamo rimasti molto colpiti. Lei ed io facciamo l’amore spesso (2-4 volte alla settimana) e lei viene ogni volta anche se con diverse intensità. Anch’io vengo sempre e riesco a durare quanto voglio (in genere 15 o 20 minuti) ma quasi mai il mio orgasmo è intenso come il suo. Provo un grande piacere a stimolare la sua fantasia e anche la mia in viaggi erotici mentali con altri uomini ma dopo l’orgasmo ne sono quasi geloso. Sento che mi sto perdendo qualcosa. Avete un consiglio da darmi?
Elmar: Caro Riccardo, non c’è nessun consiglio da darti. L’orgasmo della donna è “naturalmente” più intenso e più coinvolgente di quello maschile, invece la donna di norma trova più ostacoli nell’arrivarci; ma la tua è fortunata. Questo è il punto di partenza, ma entrambi, con le pratiche descritte nel libro che hai letto, potete aumentare la profondità dell’orgasmo.
La mia compagna non conosce l’orgasmo vaginale
Adel: Cari Elmar e Michaela, anche se quando facciamo l’amore c’è una buona armonia delle energie, la mia compagna non prova mai l’orgasmo vaginale (non l’ha mai provato in tutta la sua vita, anche con i suoi precedenti partner). Intuisco che la sua non sia un’assenza dettata da un fatto biologico, ma una qualche forma di blocco. Vorrei saperne di più sull’argomento, e sui primi passi da compiere per andarle incontro e poterla aiutare, per quello che mi compete.
Elmar: Caro Adel, più della metà delle donne non prova l’orgasmo vaginale. E’ assai normale. Se l’orgasmo clitorideo non è un problema e lei ci arriva facilmente, avete già una buona base di partenza. Se lei vuole godere di più, trovi una guida esatta all’orgasmo interiore nel nostro libro Il punto G. La ricerca iniziatica del piacere sessuale, che spiega come arrivare a un orgasmo situato nella vagina e non nel clitoride. Se vuole imparare a lasciarsi più andare in generale, si presta un corso come Ardore nel cuore.
Come posso procurare alla mia ragazza un orgasmo vaginale?
Stefano: Da tre anni sto con una ragazza meravigliosa che fra poco sposerò, ci amiamo ma c’è una piccola macchia nella nostra relazione: lei non raggiunge l’orgasmo con la penetrazione. Ci arriviamo soltanto attraverso la stimolazione manuale od orale, che comunque non è niente male lo stesso. Lei ha questo problema non solo con me ma anche con i suoi precedenti ragazzi.
Allora ho pensato che come regalo di nozze vorrei farle provare quanto bello sia raggiungere l’orgasmo anche attraverso la penetrazione. Mi chiedo quindi se a un vostro corso potrei imparare una tecnica per portarla all’orgasmo vaginale.
Elmar: Caro Stefano, se vuoi passare nozze felici, scordati questo regalo.
Ci sono molte donne che non arrivano all’orgasmo senza stimolazione manuale e queste sono la maggioranza, per questioni anatomiche. Per loro la distanza del clitoride dall’ingresso vaginale non permette una stimolazione diretta durante l’atto sessuale. Trovi una descrizione precisa nel nostro libro Tantra. La via dell’estasi sessuale a pagina 128.
Se la tua fidanzata volesse sperimentare altre forme di orgasmo, è benvenuta, però dovrete venire a un corso insieme, perché alla fine dei conti l’orgasmo femminile è suo e non tuo. Non sei tu che glielo procuri, anche se molti uomini sono convinti di “farla venire”, ma è lei che arriva all’orgasmo. Forse ti ho deluso un po’, ma l’ho fatto per risparmiarti un’ulteriore frustrazione con questa cosiddetta “macchia”. Invece la tua ragazza è del tutto naturale.
Se vuoi conoscere una tecnica per aiutarla a provare l’orgasmo nella vagina, le puoi fare il massaggio al punto G, ma sii preparato a delle sorprese: nemmeno questo tipo di piacere corrisponde a ciò che gli uomini si immaginano come orgasmo vaginale.
Stefano: Innanzitutto grazie per la risposta che non credevo così sollecita e poi nessuna delusione anzi, con poche parole mi hai sollevato dalla preoccupazione atavica dell’uomo di dover “dare” piacere alla donna. A parte gli scherzi, noi siamo molto felici anche così, eppure qualche piacere in più non avrebbe certo guastato. Per quanto riguarda il massaggio al punto G, ho parlato con lei e lo faremo presto.