Sadhir: Ho 49 anni, e da 15 anni faccio ricerche interiori e mi metto continuamente in discussione, all’età di 24 anni mi sono sposato perché la mia compagna è rimasta incinta, dopo 11 anni di matrimonio mi sono separato, il dolore di tutto questo mi ha spinto ha fare terapia, e ho incontrato il mondo di Osho, ho fatto gruppi su gruppi, e ultimamente vari training fino a prendere la qualifica di terapista. Dopo la separazione ho avuto molte esperienze con donne anoressiche, con bulimia, esaurite come la mia ex moglie. Ora sono solo e desidererei avere una compagna, ma continuo ad attirare donne problematiche. Le donne invece che piacciono a me e verso le quali sento una forte attrazione energetica, mi rifiutano.
Quando chiedo loro il perché del rifiuto, mi rispondono che sono troppo: troppo consapevole, troppo attento, troppo presente, in due di casi provavano troppo piacere, e hanno paura di annullarsi. In altri casi mi hanno detto, che preferivano uomini ingenui, inconsapevoli, da manipolare e gestire come volevano loro, per poi venire a lamentarsi di avere trovato uomini bambini.
Conducendo gruppi di meditazione di Osho, vedo che le problematiche che ci sono dietro alle donne (e anche agli uomini) sono enormi. Ho una gran confusione e non so più cosa fare. Ho una gran voglia di avere una compagna, con la quale condividere un percorso di vita, dall’altra parte non vorrei fare dei compromessi con le donne complicate. Tante volte mi chiedo: ma cosa vogliono realmente queste donne?
Elmar: Caro Sadhir, è interessante, la tua storia. Come prima cosa, noto che in queste righe parli molto più delle donne che di te. Mi suona come un forte componente di agency (vedi Tantra per due capitolo 1) che ti porta a rivolgere tutta la tua attenzione alle donne. Il problema non è che le donne siano confuse, ma che tu ti lasci confondere. Il maestro Osho direbbe “If you cannot deal with your own confusion, why do you care about the confusion of others?” (in italiano: Se non riesci a gestire la tua confusione, perché ti occupi della confusione degli altri?).
Sadhir: Ringrazio per la risposta, leggendo il vostro libro mi trovo d’accordo con quello che scrivete a proposito dell’”agency”. Dovevo salvare mia madre, e poi sono diventato il salvatore delle donne, mi preoccupo più del loro benessere che di essere in contatto con la mia energia, ma con questa consapevolezza sono iniziati i problemi. Mentre con la strategia del salvatore riuscivo almeno ad avere delle donne, da salvare e cullare, da quando ho cominciato a togliermi la maschera e ad esprimere le mie esigenze, ho ricevuto continui rifiuti dalle donne che realmente mi piacevano; anche ora ho un sacco di donne che mi corteggiano, ma tutte da salvare. Forse cerco nuovamente la principessa azzurra? Oppure ancora non ho capito dove sono? Mi sono rivolto a voi, perché i miei amici che hanno frequentato i vostri corsi sono rimasti molto contenti e vi ritengono ormai esperti nel settore.
Elmar: Caro Sadhir, probabilmente una parte di te inconsciamente sta mandando alle donne ancora il messaggio “ti salvo”, mentre consapevolmente cerchi un altro tipo di donna, che sia più autonoma, più alla pari. Sembra che la tua comprensione non si rifletta ancora in tutto il sistema, sia corporeamente che energeticamente sei ancora attratto dalle vittime. Per venirne a capo, inizia ad osservare il tuo linguaggio corporeo, la postura che assumi quando parli con una donna, il bilanciamento tra percezione fisica di te e di lei, i movimenti del corpo sottile, la sensazione degli occhi che si muovono magicamente verso di lei, ecc. Osserva anche se incontrando una donna muovi inconsapevolmente la testa un po’ in avanti, per esserle più vicina, se chiudi la percezione nella tua pancia e nel bacino, se il baricentro energetico si sposta in alto, verso il cuore. Se prima di venire ad un corso osservi bene i tuoi comportamenti con le donne, potremo passare subito al nocciolo della questione.