Tantra vuol dire amare?
Sabry: Ho 32 anni e vorrei conoscere qualcuno che abbia una visione del sesso diversa da quella comune: ho bisogno di qualcuno che sappia assaporare l’amore e non di qualcuno che voglia semplicemente essere soddisfatto e soddisfare.
Se il tantra equivale ad una visione dell’amore e del piacere in cui due persone imparano a guardarsi davvero negli occhi, a provare piacere anche solo sfiorandosi, ad ascoltare il respiro/sospiro di piacere dell’altro e a ricambiarlo, se vuol dire dedicarsi all’altro, condividendone le pause e i ritmi del corpo e della mente, se significa avere voglia di portare l’altro in altri luoghi sia con la mente che con il corpo, allora forse dovrei avvicinarmi a questa filosofia.
E’ questo il tantra? Allora vuol dire che lo trovo in una cultura diversa da quella occidentale, oppure sono sulla falsa strada?
Elmar: Cara Sabry, sì, il tantra è esattamente quello che tu descrivi: “guardarsi davvero negli occhi, provare piacere anche solo sfiorandosi, ad ascoltare il respiro/sospiro di piacere dell’altro”.
E’ proprio così.
Sebbene il tantra abbia le radici in una cultura matriarcale del 1000 – 2000 A.C. e origini dalla Valle dell’Indù, si è diffuso in molte culture diverse tra di loro, come: Kashmir, India del Sud, Cina, Tibet, e ultimamente anche in Occidente. L’India e il Tibet per esempio hanno meno in comune tra di loro, che la Grecia con la Svezia. Importante non è la colorazione culturale (e qui molti fanno l’errore di importare riti asiatici in Europa, che rischiano di non dirci nulla) ma focalizzare sull’essenza della pratica tantrica e darle la propria forma culturale. L’amore che tu cerchi nel tantra, non è stato scoperto in India, ma appartiene all’intera umanità. Se leggi uno dei nostri libri, troverai ben poco di asiatico, ma un approccio occidentale verso l’unità dell’essere, che è l’essenza del tantra.
Cosa dice la filosofia tantrica?
Silvestro: Ho letto diversi libri sul tantra, ma non ho ancora capito bene i suoi principi metafisici. Quale è la sintesi della filosofia tantrica? Su quale verità si medita?
Elmar: Il tantra non è una filosofia, è piuttosto il contrario di una filosofia. Una filosofia è un insieme di pensieri, di assiomi, di principi, di deduzioni e di logiche che formano un sistema mentale utile a farci capire il mondo in un certo modo. Il tantra è un metodo che ci svuota la testa da tutti i pensieri, che mette la nostra logica sottosopra, che capovolge le verità e i principi, che mette in serio dubbio tutte le convinzioni che ti sei creato su di te, sul mondo, sugli uomini e sulle donne. Il tantra ti aiuta a scoprire quello spazio interiore che continua ad esistere anche quando nessun pensiero attraversa più la tua testa: la coscienza. Perciò meditiamo su delle cose semplici e banali come il respiro e le sensazioni corporee. Spero di averti confuso le idee! Personalmente amo i filosofi.
Il tantra è laico o è una religione?
Tibu: Il tantra è una scienza sperimentata o un percorso spirituale a cui bisogna convincersi e a cui bisogna credere? In poche parole è una scienza o una religione? Fino a che punto finisce la razionalità e inizia lo spirituale? Uno che è completamento ateo può trovare dei benefici nei libri di tantra?
Elmar: Caro Tibu, il tantra non è né una scienza, né una religione (come la intendi tu).
Ma se proprio lo devi mettere in una di queste categorie, sarebbe più scienza che religione.
Una parentesi a proposito di religione: in Tibet, il tantra 1100 anni fa si è fuso con il buddhismo, che è una religione atea, senza dio. Non tutte le religioni sono basate su un credo come sostieni, esistono anche religioni fondate su un approccio empirico, basate non su un dio lontano, ma sull’esplorazione del proprio sé. In questo senso il buddhismo (che comunemente viene chiamato religione) assomiglia più a una scienza della mente.
Bisogna tenere presente che l’antitesi scienza-religione è un prodotto della cultura cristiana, nella concezione delle religioni basate sull’esperienza propria e non su un credo (come il tantrismo o il buddhismo) il problema non esiste. In quelle culture la religione non si è mai opposta alla scienza o viceversa.
Torno alla tua domanda: come il karatè è una pratica per combattere, senza essere né scienza né religione, così il tantra è una pratica per amare.
Puoi leggere i nostri libri da ateo o da credente, non ha importanza. Sono scritti per gli esseri umani alla ricerca del profondo in loro stessi.