Migliorare rapporti coniugali logori

Migliorare rapporti coniugali logori

Il rapporto con mio marito è logoro, benché a letto vada molto bene

Ale: Salve, ho appena iniziato a leggere il vostro libro Tantra per due dove scrivete che il sesso è lo specchio di una relazione di coppia. Concordo con voi e vi chiedo: per la vostra concezione è possibile che un rapporto che io definisco come “logoro e in totale crisi” vi sia un’intesa sessuale totale, perfetta, addirittura migliore di prima, una fonte di piacere reciproco e di circolarità condivise?

Michaela: Cara Ale, sì esiste. Ognuno di noi è più o meno scisso in parti, perciò si può benissimo fare buon sesso senza amare, avere un’intesa sessuale buonissima che non si riflette sulle scelte di vita, godere a letto senza una comprensione reciproca sulla vita, ecc. Talvolta compensiamo anche in un settore, per esempio nel sesso, delle carenze che abbiamo altrove. L’essere umano è troppo originale per lasciarsi descrivere nei libri che purtroppo devono sempre stare sul generico. Inoltre ci può essere un altro fattore che spiega questa incoerenza: molte coppie sono talmente attente a mantenere l’armonia nella coppia che sono costantemente vigili a ogni potenziale pericolo che possa nuocere il rapporto, perciò evitano tutti i toni forti, cercano sempre la comprensione, evitano ogni conflitto, ecc. Questo crea una continua tensione che mina il desiderio e la passione sessuale. Quando una bella volta non ne possono più e iniziano a litigare apertamente, finalmente si rilassano e la passione sessuale si apre come un bocciolo in primavera.

Vorrei che mia moglie scoprisse la propria femminilità

Felice: Io e mia moglie siamo sposati da quasi due anni. La nostra relazione non è fiacca, ma ogni tanto il fuoco si spegne. Come possiamo avere una vita sessuale serena con il massimo dell’appagamento? Io sarei pronto a scoprire sensazioni, a risvegliare la femminilità che c’e in lei, ma lei e più chiusa. Come posso sbloccare questa situazione?

Michaela: Ciao Felice, stai descrivendo una dinamica frequente nella coppia: lui spinge lei a essere più aperta, sensuale, erotica, femminile, a lasciarsi andare, ecc. Lei si sente invasa da queste pretese e si chiude, benché non contraria al piacere. Allora lui spinge con maggior forza e le racconta tutte le buone ragioni per scoprire la femminilità. Lei si chiude maggiormente.
Se venite a un corso introduttivo, per esempio Ardore nel cuore in agosto, possiamo darvi una consulenza e degli strumenti per sbloccare prima di tutto le vostre dinamiche affettive. Successivamente, se la tua compagna lo desidera, degli elementi per risvegliare la “femminilità”. Però a una condizione: che l’iniziativa parta da lei.

Mia moglie è spesso malcontenta e io non trovo pace

Luca: Da quando mia moglie ha fatto amicizia con una coppia, il nostro rapporto è precipitato in un burrone. Da circa 4 mesi mia moglie ha dei rapporti intimi con una coppia incontrata in una chat-line, e pur capendo il suo desiderio di vivere delle nuove emozioni, questo mi fa venire molti dubbi sulla nostra relazione. Io sono buddista e medito ogni giorno con regolarità (Anapana, Tara, Vajrasattva). Ultimamente durante le meditazioni non riesco più a visualizzare quello che fa parte della meditazione, invece continuo a vedere quei due pini che avevo piantato 10 anni fa nel nostro giardino e che mia moglie ha fatto tagliare quando ero all’estero per lavoro. Non so più da che parte andare.

Elmar: Caro Luca, anch’io seguo gli insegnamenti buddhisti; se ti ricordi le qualità di Vajrasattva comprendono la compassione, la saggezza e la chiarezza. A sentire le tue parole mi pare che tu faccia il bonaccione che si butta un po’ troppo sulla compassione e meno sulla saggezza. E’ così?
Dimmi un’altra cosa: com’ era il vostro rapporto prima che tua moglie avesse incontrato quella coppia? Era un rapporto sereno, sofferto, passionale, addormentato, amorevole o conflittuale?

Luca: Purtroppo è così, sono troppo buono, me lo dicono anche i miei amici. Con mia moglie ci sono conflitti quasi da sempre, lei è facilmente irritabile e malcontenta e il nostro rapporto è tutt’altro che passionale, lo chiamerei addormento, con dei conflitti che covano sotto la coperta. Malgrado tutti gli sforzi che faccio per essere equanime nella situazione famigliare, non riesco più a trovare pace.

Elmar: Caro Luca, allora l’incontro con quella coppia ha soltanto fatto esplodere una serie di conflitti preesistenti, ma non mi pare essere il nocciolo del problema. Sai, ci sono tempi per coltivare la pace interiore e ci sono tempi per mostrare le palle. Se accantoni per un certo periodo tutti gli ideali buddhisti come la compassione, la pace, l’equanimità e investi la tua consapevolezza per scoprire il tuo potenziale aggressivo e la tua forza (rappresentata nel buddismo tibetano per esempio da Heruka, Ekajati e Vajrakila, con tante di quelle fiamme, spade e denti), la tua meditazione in futuro diventerà molto più profonda e la pace si manifesterà spontaneamente senza alcuna imposizione mentale.

Luca: Grazie per i consigli, conosco le meditazioni sulle divinità irate che citi, ma non le ho mai praticate. Ho visto che nel programma hai un corso chiamato Cerchio degli uomini. Pensi che sia il mio caso?

Elmar: Si, penso che sia adatto per le tue questioni aperte. Se puoi partecipare, iscriviti presto perché ormai è molto pieno. In alternativa potresti praticare anche Karatè in una palestra vicina.

Parliamo soltanto delle cose banali

Grazia: Siamo sposati da 21 anni, ma da 2 anni viviamo praticamente separati in casa, dormiamo anche in camere separate. Parliamo soltanto delle cose banali di tutti i giorni come: cosa vuoi mangiare? Hai chiuso la porta? Che caldo che fa oggi, ecc…. E nel frattempo penso: lo lascio o non lo lascio?
Ma lui dice che non mi vuole lasciare in nessun modo e che spesso, quando litighiamo, si mangia tutta la rabbia e non me la fa mai pesare. Però vedo come vibra in modo nervoso e come aspetta finché passa.

Michaela: Nel quotidiano chi di voi due va più a cercare l’altro? Chi tocca più l’altro? Chi inizia con una carezza? Chi vorrebbe stare più vicino all’altro?

Grazia: Sono quasi sempre io che mi avvicino a lui, che lo stringo, che lo bacio. A proposito: una volta mi ossessionava con la sua voglia di sesso, ora si è molto ritirato. Io, invece, desidero essere desiderata.

Michaela: Ah, interessante! Puoi vedere che ciò che pensate sulla vostra relazione è l’esatto contrario di ciò che i corpi vogliono: tu qualche volta pensi di lasciarlo ma corporeamente lo cerchi, lui non ti vuole lasciare ma corporeamente si tiene più distante. Può essere che tu abbia una grande paura di essere abbandonata e per non doverla sopportare la anticipi mentalmente e nell’immaginario tu abbandoni prima per non essere abbandonata?

Grazia: Si, è vero, non l’avevo mai visto così. Sono psicologa, ma come si sa l’esperto è cieco nella propria relazione.

Michaela: Se sei psicologa immagino che avrai già analizzato la vostra relazione a tutti i livelli. Allora non aggiungere più altre interpretazioni, perché tu stessa sei un elemento del sistema che stai interpretando. Vai subito verso il cambiamento dando ai vostri corpi l’occasione di imparare su un altro livello, su un livello che sfugge alla razionalità.
Prova per 2 mesi con questi due esercizi: ogni giorno fate l’abbraccio del cuore per circa 10 minuti. Se non lo conosci, puoi vedere nel libro Tantra per due a pagina 279. Vi aiuta a ricollegarvi affettivamente senza l’interferenza dei pensieri.
Inoltre, quando parlate o discutete, ogni qual volta che uno si sente ferito, alza la mano (bandiera bianca). Questo vi aiuta prima di tutto ad accorgervi di come e quando vi ferite con le parole, secondo a non rispondere alla ferita aggiungendo altre ferite al partner.

Da due anni abbiamo incomprensioni e rancori reciproci

Giorgio: Sono sposato da 8 anni ed ho una figlia di 4 anni. Da un paio di anni mia moglie ed io abbiamo incomprensioni e rancori reciproci che ci impediscono di vivere un buon rapporto di coppia. Nella ricerca di una soluzione sentiamo il bisogno di riscoprirci sia individualmente che come coppia. Nei vostri libri si parla di chakranalisi, può esserci utile? C’è un corso adatto a noi?

Elmar: Caro Giorgio, questo come altri libri ti possono essere utili per trovare delle informazioni, per avere qualche spunto. Ma con i libri, come si sa, non si cambiano i comportamenti. Puoi prendere la chakranalisi come punto di partenza, vedere come si riferiscono i tuoi chakra ai suoi (avete fatto il questionario?) e fare qualche esercizio che durante la lettura vi ha ispirato per vedere cosa succede e quali comprensioni ne emergono.
Dopo 8 anni di matrimonio per molte coppie si presenta una specie di bivio (si chiama la crisi del settimo anno): o andare in profondità o accomodarsi nella routine. La prima strada è più impegnativa, ma a lungo andare più soddisfacente; la seconda è più facile, ma a lungo andare lascia un senso di vuoto.
Se decidete di riscoprivi sia individualmente che come coppia, vi possiamo segnalare il corso Ardore nel cuore e i primi corsi del training che sono adatti a questa ricerca.


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