Cosa succede quando medito?

Cosa succede quando medito?

Quale è l’effetto delle visualizzazioni?

Dario: Le visualizzazioni (le conosco dalla PNL e dal tantra tibetano) allontanano dalla percezione corporea o possono in qualche modo aiutare ad amplificarla?

Elmar: Ciao Dario, le visualizzazioni possono avere entrambi gli effetti: possono allontanare dalla percezione corporea se una persona poco corporea (e più visiva) le usa per aumentare il suo distacco dal corpo, ricercando per esempio stati di trance. Possono amplificarla se la visualizzazione non è soltanto esteriore (di solito una divinità), ma include anche l’interno del corpo (per esempio correnti o luci che lo attraversano), come si usa fare nel tantrismo tibetano o kashmiro.
Trovi alcuni esempi su come scegliere la meditazione adatta al carattere della persona, nel nostro libro Tantra e meditazione.
Siamo abituati a pensare che sia il metodo a dirigere l’esperienza meditativa, ma l’effetto della meditazione dipende più dall’intenzione che dal metodo.

Meditare può essere piacevole?

Ilaria: Durante l’ultimo corso con voi qualcosa è cambiato: per la prima volta ho partecipato volentieri a tutte le meditazioni. Ora percepisco il mio corpo come un contenitore vuoto e fluido, la mente è libera, come se i pensieri fossero evaporati. In corrispondenza del coccige (e questa è la cosa più curiosa) sento un intenso calore che sale lungo la colonna fino alla testa e quando ciò è più percepibile alla mia consapevolezza ho i brividi lungo le gambe, cosce, braccia e viso. Parallelamente mi viene voglia di respirare e da qui nasce una sensazione di piacere al petto, di gioia immotivata, di vitalità. Se poi mi sfioro una gamba o un piede o qualsiasi altra parte del corpo mi arrivano brividi che si diffondono lungo la colonna vertebrale e pervadono tutto il resto del corpo. Ma la sensazione più bella che ho è quella in cui sento scivolare da me tensioni, pensieri, fatiche, preoccupazioni. Ma è normale che il piacere sia talmente spontaneo, talmente “gratuito”?

Elmar: Cara Ilaria, ti conosco già da un po’ di tempo e non mi sorprende che dopo tutti i lavori che hai fatto su di te, si sia sciolta la tua struttura rigida e con essa la convinzione “che bisogna guadagnarsi il piacere” e “che bisogna lavorare duramente”. Come vedi, talvolta, questi principi non valgono e per te sembrano proprio più di ostacolo che di aiuto. Si pensa che molte persone non sono portate alla meditazione perché non sono abbastanza disciplinate, ma altrettante persone fanno fatica a meditare perché non sono abituate a stare piacevolmente con se stesse, a godere di tutte quelle belle sensazioni che hai descritto. Bene, ora che lo hai sperimentato nel tuo corpo, buon proseguimento!

Ho fatto un sogno lucido

Beppe: ciao Elmar, è passato quasi un mese da quando ho frequentato il corso e sto già pensando al prossimo.
Ho letto dei sogni con coscienza (si dice così?). La mattina dopo il rientro dal corso, dopo essermi svegliato presto, come la mattina “dell’esplosione emozionale”, mentre ero in dormiveglia ho sognato per due volte consecutive di uscire fluidamente dal corpo. La prima volta mi ha spaventato, sembrava la morte che mi portava via, poi la scia del mio corpo si è messa seduta in meditazione, mi sentivo in una corazza, solo gli occhi si muovevano e mi vedevo molto chiaramente. La seconda volta volavo; è stato piacevole, quando ho deciso di mettere fine al sogno la scia del mio corpo è rientrata nel corpo che realmente dormiva. Cos’è successo? Mi sono suggestionato? Io raramente ricordo i sogni anzi, per dire la verità, quasi mai.
Per tutta la settimana successiva la pancia bolliva. Mi sto dedicando il più possibile alla meditazione che ogni mattina si faceva al corso, scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo attraverso il mio corpo. Mi sto facendo prendere dalla meditazione. Vorrei una tua indicazione.

Elmar: Caro Beppe, meditare ha diversi effetti: uno è quello di portare la coscienza nei periodi di dormiveglia, nel confine tra sonno e veglia la mattina e la sera, nel sogno, ecc. come lo stai sentendo in questa fase. Non ti stai suggestionando, stai diventando solamente più consapevole di un aspetto della tua vita interiore che c’è da sempre. Come si sa, si sogna tutte le notti, anche in quelle dove la mattina non ci ricordiamo più nulla. Quando sei consapevole di sognare, cambia tutto il sapore del sogno: stai sognando e al contempo osservi come stai sognando, non sei più totalmente identificato con il sogno. Si chiamano sogni lucidi o sogni coscienti.
Riporta tutti questi fenomeni nel corpo, mantieni il contatto con il corpo e vai tranquillo. Se vuoi lavorare specificatamente sul sogno (che non è un nostro punto forte) puoi rivolgerti anche a dei maestri specializzati come Namkhai Norbu o Daniel Odier.

Nella meditazione mi trovo focalizzato sulle sensazioni negative

Lorenzo: Nelle mie esperienze di meditazione mi trovo focalizzato sulle sensazioni corporee negative. Anche aver sentito la vibrazione del mio corpo l’ho trovato associato a una paura. Avete un consiglio a riguardo per focalizzare su ciò che è positivo?

Elmar: La tua domanda contiene già la risposta, Lorenzo: focalizzare sulle sensazioni positive, cioè dare loro almeno altrettanta attenzione e valore come dai a quelle spiacevoli.

Michaela: Hai chiaro che tendi a focalizzare sulle sensazioni corporee negative. Questa sembra essere una tua tendenza mentale di base. Dunque mi immagino che sei una persona piuttosto critica con te stesso e, immagino, anche con gli altri. E’ corretto quello che ha detto Elmar, ma nello stesso tempo bisogna anche accettare “Sono di nuovo focalizzo solo sulle sensazioni negative” e poi cambiare. Questo è il primo passo, osservare che la mente funziona così e tende in questa direzione. Ora sei pronto per farle fare un’altra esperienza.

Elmar: Lorenzo, visto che sei sannyasin, ti posso citare Osho? Osho diceva: “When you focalize only on the problems, you will always find problems in your life, because you cultivate them. Whenever you concentrate on a problem, it will become greater and greater.”
Conosciamo questo meccanismo. Per esempio, quando un ginocchio fa male, la concentrazione viene tutta assorbita lì e il ginocchio inizia a fare ancora più male. Appena la concentrazione passa alle zone circostanti, il dolore si diluisce. Prova a focalizzare sulla coscia e il polpaccio, che sono vicini al ginocchio dolente, e noterai che starai meglio. Non è che va via il male, però diventa relativo, viene diluito. Noti che è solo una parte del corpo, non è tutto.


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